La decaffeinizzazione è un processo che produce un chicco quasi privo di caffeina ideale per coloro che non vogliono assumerla.
La caffeina si estrae dai chicchi con acqua, solventi organici e anidride carbonica.
Le fasi sono:
- Gonfiaggio: il caffè viene trattato con acqua, vapore acqueo e "gonfiato". In questo modo distanziando le strutture cellulari si permette l'estrazione più efficiente ed omogenea della caffeina.
- Estrazione: uno specifico solvente cattura la caffeina e la porta fuori dal chicco.
- Recupero del solvente: il solvente è rimosso totalmente dal chicco
- Asciugatura: dal caffè viene eliminata quasi tutta l'umidità presente.
- Analisi: si verifica il residuo di caffeina
Secondo la legge in Italia e gran parte dei paesi Europei, la caffeina non può superare lo 0,1% sul caffè verde e lo 0,3% sul caffè solubile.
Oggi possiamo dire che si riesce ad ottenere un caffè decaffeinato di primissima qualità in quanto i processi di lavorazione sono stati ottimizzati con le nuove tecnologie.
Il consumo odierno di decaffeinato in Italia si assesta tra il 6% e il 7% del totale. Questo ha generato un maggior interesse e attenzione in tutta la filiera, dalla piantagione, all'erogazione, quindi un amento della qualità del prodotto al punto che oggi è difficile distinguere un normale caffè espresso da un decaffeinato.